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  • Va' PensieroCoro
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    Autore: Giuseppe Verdi - Dalla opera "Nabucco" - 1842
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Original


Va', pensiero, sull'ali dorate,
va', ti posa sui clivi, sui colli,
ove olezzano tepide e molli
l'aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta,
di Sïonne le torri atterrate.
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!

Arpa d'or dei fatidici vati,
perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
ci favella del tempo che fu!

O simìle di Sòlima ai fati,
traggi un suono di crudo lamento.
Oh! T'ispiri il Signore un concento
che ne infonda al patire virtù!

Che ne infonda al patir,
al patire virtù.
Che ne infonda al patir,
al patire virtù.

Al patire virtù!

Italiano

Inviare Inviare


Vai, pensiero, sulle ali dorate,
vai, posati sulle valli e sui colli,
dove profumano tiepide e morbide
le brezze dolci del suolo natale!

Saluta le rive del Giordano,
le torri distrutte di Sionne.
Oh mia Patria così bella e perduta!
Oh ricordo così caro e fatale!

Arpa dorata dei fatidici poeti,
perchè ora sei muta?
Riaccendi le memorie nel nostro petto,
raccontaci del tempo che fu!

Simile al destino di Gerusalemme,
portaci un suono di crudo lamento.
Oh! Ti ispiri il Signore un concerto
che trasformi il nostro patire in virtù!

Che trasformi il nostro patire,
il nostro patire in virtù.
Che trasformi il nostro patire,
il nostro patire in virtù.

Il nostro patire in virtù!

Inviare Inviare

Nell'Opera "Nabucco" l'Inno "Va Pensiero" è il canto di dolore del popolo ebreo che fu sconfitto dagli Assiri, deportato in Babilonia e ridotto in schiavitù. All'epoca della sua prima rappresentazione (Milano - 1842) anche il popolo italiano stava soffrendo la dominazione austriaca, per cui l'Inno diventò il canto doloroso degli italiani contro l'occupante austriaco e si diffuse rapidamente in tutta l'Italia. L'opera aveva risvegliato il patriottismo degli italiani e ben presto su tutti i muri delle case e dei palazzi apparve la scritta "VIVA VERDI" che in realtà era l'anagramma di "Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia". Con questo stratagemma la censura dell'oppressore era stata definitivamente sconfitta!

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