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Indimenticabili canzoni italiane del passato
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  • Spalle al muroRenato Zero
  • Canta: Renato Zero
    Autore: M. Nava - 1991
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Original


Spalle al muro,
quando gli anni son fucili contro.
Qualche piega sulla pelle tua.
I pensieri tolgono il posto alle parole.
Sguardi bassi alla paura di ritrovarsi soli.
E la curva dei tuoi giorni non è più in salita,
scendi piano dai ricordi in giù.
Lasceranno che i tuoi passi sembrino più lenti,
disperatamente al margine di tutte le correnti.

Vecchio,
diranno che sei vecchio,
con tutta quella forza che c'è in te.
Vecchio.
Quando non è finita, hai ancora tanta vita,
e l'anima la grida e tu lo sai che c'è.
Ma sei vecchio,
ti chiameranno vecchio.
E tutta la tua rabbia viene su.
Vecchio, sì,
con quello che hai da dire,
ma vali quattro lire,
dovresti già morire,
tempo non ce n'è più.
Non te ne danno più.

E ogni male fa più male,
tu risparmia il fiato,
prendi, presto, tutto quel che puoi.
E faranno in modo che il tuo viso sembri stanco,
inesorabilmente più appannato per ogni pelo bianco.
Vecchio.
Vecchio.
Vecchio.
Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore,
anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu.
Ma sei vecchio.
T'insulteranno, vecchio,
con tutto quella smania che sai tu.
Vecchio, sì,
e sei tagliato fuori,
tu e le tue convinzioni,
le nuove sono migliori,
le tue non vanno più,
ragione non hai più.

Vecchio, sì,
con tanto che faresti,
adesso che potresti,
non cedi perché esisti,
perché respiri tu.

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