Original Un vecchio adagio recita: Se prudono le mani, o baci, o soldi o botte, la sorte porterà. A me pare credibile, lo dice l'esperienza, la terza delle ipotesi, non altre verità. Infatti mai mi capita un sei all'Enalotto e quanto a baci, zero, ahimè, registrerò. Ma se le mani prudono c'è solo una ragione, ed è l'indignazione per quanto spiegherò: Se penso che i politici han mille privilegi, si credono sovrani, mi prudono le mani! Se vedo tante macchine in doppia o tripla fila con modi poco urbani, mi prudono le mani! Straricchi che denunciano le entrate d'un barbone, ci prendon per baggiani. mi prudono le mani! E i tanti falsi invalidi che incassan la pensione mi prudono le mani, mi prudon da morir! Son solo esempi spiccioli, ma posso continuare, c'è solo l'imbarazzo di scelta e qualità. Imprenditori avidi, furbastri, assenteisti, mafiosi e talebani, mi prudono le mani! Generaloni pavidi e sedicenti artisti, banditi e cortigiani, mi prudono le mani! "Baroni" che dan scandalo, i troppi duri e puri, che personaggi strani, mi prudono le mani! E l'imbecille vandalo che imbratta i nostri muri, mi prudono le mani, mi prudon da morir! L'elenco è lungo e squallido, non sembra mai finire, non mancano i campioni della disonestà! Gli stupratori, i sadici che insozzano la terra, i falsi partigiani, mi prudono le mani! I trafficanti bellici che vogliono la guerra, i ladri ed i ruffiani, mi prudono le mani! I truffatori, i giudici che sbaglian le sentenze e i tanti ciarlatani, mi prudono le mani! I bari ed i tuttologi che sparano scemenze, mi prudono le mani, mi prudon da morir! E sembra non si stanchino di stare nella melma, per proprio tornaconto che cosa non si fa! Che schifo gli "onorevoli" che intascan la tangente, e chi abbandona i cani, mi prudono le mani! Pornografi e pedofili, famosi tristemente, la feccia degli umani, mi prudono le mani! Coloro che dei giovani inquinano le menti e fanno i puritani, mi prudono le mani! I terroristi cinici che uccidono innocenti, mi prudono le mani, mi prudon da morir! Son così tanti i crimini che non li puoi contare. Ma quando la Giustizia da noi trionferà? Continuo con gli innumeri lenoni e spacciatori, stranieri oppur nostrani, mi prudono le mani! Banchieri che falliscono, corrotti e corruttori, inquinatori insani, mi prudono le mani! Tiranni d'ogni genere che opprimono la gente per mezzo di scherani, mi prudono le mani! Coloro che malversano vivendo impunemente, mi prudono le mani, mi prudon da morir! E devo qui concludere scartando altri bersagli. Non trovo più le sdrucciole che rimino e perciò: Mi auguro e vi auguro che queste nostre mani la smettano di prudere. Ma non sarà domani! E che in futuro servano, soltanto per pregare, soltanto per donare e per accarezzare. Speriamo che ci servano soltanto per amare e per plaudire insieme il mondo che verrà! E per plaudire insieme il mondo che verrà! |
Ho voluto inserire questa canzone, composta e musicata dal mio carissimo amico e coetaneo Sergio Siberna di Milano che, alla venerabile età di 84 anni, lancia questo grido di protesta di fronte al triste spettacolo di immoralità e violenza che contraddistingue la società moderna. Anche se le cose sono cambiate in peggio rispetto a quella che era la società della nostra generazione, il suo grido di protesta termina sperando in un futuro migliore, fatto di onestà, amore e rispetto tra tutte le genti. Egli non è né musico né cantante, ma con la sua voce grave e serena, strimpellando in casa sulla sua tastiera musicale, ha realizzato egregiamente ciò che un po' tutte le "persone perbene" in realtà pensano e desiderano. Complimenti vivissimi amico Sergio!!