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  • Mi prudono le maniSergio Siberna
  • Canta: Sergio Siberna
    Autore: Sergio Siberna - 2012
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Original


Un vecchio adagio recita:
Se prudono le mani,
o baci, o soldi o botte,
la sorte porterà.

A me pare credibile,
lo dice l'esperienza,
la terza delle ipotesi,
non altre verità.

Infatti mai mi capita
un sei all'Enalotto
e quanto a baci, zero,
ahimè, registrerò.

Ma se le mani prudono
c'è solo una ragione,
ed è l'indignazione
per quanto spiegherò:

Se penso che i politici
han mille privilegi,
si credono sovrani,
mi prudono le mani!

Se vedo tante macchine
in doppia o tripla fila
con modi poco urbani,
mi prudono le mani!

Straricchi che denunciano
le entrate d'un barbone,
ci prendon per baggiani.
mi prudono le mani!

E i tanti falsi invalidi
che incassan la pensione
mi prudono le mani,
mi prudon da morir!

Son solo esempi spiccioli,
ma posso continuare,
c'è solo l'imbarazzo
di scelta e qualità.

Imprenditori avidi,
furbastri, assenteisti,
mafiosi e talebani,
mi prudono le mani!

Generaloni pavidi
e sedicenti artisti,
banditi e cortigiani,
mi prudono le mani!

"Baroni" che dan scandalo,
i troppi duri e puri,
che personaggi strani,
mi prudono le mani!

E l'imbecille vandalo
che imbratta i nostri muri,
mi prudono le mani,
mi prudon da morir!

L'elenco è lungo e squallido,
non sembra mai finire,
non mancano i campioni
della disonestà!

Gli stupratori, i sadici
che insozzano la terra,
i falsi partigiani,
mi prudono le mani!

I trafficanti bellici
che vogliono la guerra,
i ladri ed i ruffiani,
mi prudono le mani!

I truffatori, i giudici
che sbaglian le sentenze
e i tanti ciarlatani,
mi prudono le mani!

I bari ed i tuttologi
che sparano scemenze,
mi prudono le mani,
mi prudon da morir!

E sembra non si stanchino
di stare nella melma,
per proprio tornaconto
che cosa non si fa!

Che schifo gli "onorevoli"
che intascan la tangente,
e chi abbandona i cani,
mi prudono le mani!

Pornografi e pedofili,
famosi tristemente,
la feccia degli umani,
mi prudono le mani!

Coloro che dei giovani
inquinano le menti
e fanno i puritani,
mi prudono le mani!

I terroristi cinici
che uccidono innocenti,
mi prudono le mani,
mi prudon da morir!

Son così tanti i crimini
che non li puoi contare.
Ma quando la Giustizia
da noi trionferà?

Continuo con gli innumeri
lenoni e spacciatori,
stranieri oppur nostrani,
mi prudono le mani!

Banchieri che falliscono,
corrotti e corruttori,
inquinatori insani,
mi prudono le mani!

Tiranni d'ogni genere
che opprimono la gente
per mezzo di scherani,
mi prudono le mani!

Coloro che malversano
vivendo impunemente,
mi prudono le mani,
mi prudon da morir!

E devo qui concludere
scartando altri bersagli.
Non trovo più le sdrucciole
che rimino e perciò:

Mi auguro e vi auguro
che queste nostre mani
la smettano di prudere.
Ma non sarà domani!

E che in futuro servano,
soltanto per pregare,
soltanto per donare
e per accarezzare.

Speriamo che ci servano
soltanto per amare
e per plaudire insieme
il mondo che verrà!

E per plaudire insieme
il mondo che verrà!

Ho voluto inserire questa canzone, composta e musicata dal mio carissimo amico e coetaneo Sergio Siberna di Milano che, alla venerabile età di 84 anni, lancia questo grido di protesta di fronte al triste spettacolo di immoralità e violenza che contraddistingue la società moderna. Anche se le cose sono cambiate in peggio rispetto a quella che era la società della nostra generazione, il suo grido di protesta termina sperando in un futuro migliore, fatto di onestà, amore e rispetto tra tutte le genti. Egli non è né musico né cantante, ma con la sua voce grave e serena, strimpellando in casa sulla sua tastiera musicale, ha realizzato egregiamente ciò che un po' tutte le "persone perbene" in realtà pensano e desiderano. Complimenti vivissimi amico Sergio!!

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