Original
Perchè continuano
a costruire le case
e non lasciano l'erba,
non lasciano l'erba,
non lasciano l'erba,
non lasciano l'erba.
Eh no!
Se andiamo avanti così
chissà come si farà.
Chissà,
chissà,
chissà...
E così la seconda storia
che vi voglio raccontare
è quella del pastore Serafino.
Al mondo antico chiuso nel suo cuore
la gente del duemila
ormai non crede più.
Con le pecore e un cane fedele,
tre amici sempre pronti,
nei pascoli sui monti,
a una spanna dal "regno dei cieli",
viveva felice così.
Oh Serafino,
difendi, difendi
la tua libertà.
La libertà!
Quel giovane pastore
piaceva alle ragazze
perchè negli occhi aveva l'avventura.
E quando prese in pugno la fortuna,
e un gruzzolo di soldi
per caso ereditò.
Si fece una grande festa
da fare girar la testa,
scoppiarono i mortaretti,
si fecero dei banchetti,
per tutti ci fu un sorriso,
che giorni di paradiso
per il pastore ricco Serafino.
Regalò qualche cosa agli amici,
che gioia nel paese,
per quelle pazze spese.
Uno scialle, una radio, un coltello,
e una macchina rossa per se.
Oh Serafino,
le donne, le donne
ti dicono di si.
Beato te!
Tiero tiero tiero tiero
tierà tierà tierà,
lui spinge la macchina
che in un burrone va, e scoppierà.
Dopo i giorni dell'allegria
amaro resta il vino,
si trova in tribunale Serafino.
I suoi nemici, per prendere i suoi soldi,
lo fan passar per matto
e lui che cosa fa.
Si riprende le pecore e il cane,
gli amici sempre pronti,
e torna là sui monti,
nella casa più grande del mondo
che soffitto e pareti non ha.
Oh Serafino,
difendi, difendi
la tua libertà.
La libertà!
Ti voglio bene
pastore Serafino,
un uomo con il cuore
da bambino.
E libero come l'aria
purissima del mattino,
per vivere là sui monti
ritorna Serafino.
E libero come l'aria
purissima del mattino,
per vivere là sui monti
ritorna Serafino.
E libero come l'aria
purissima del mattino,
per vivere là sui monti
ritorna Serafino.
E libero come l'aria
purissima del mattino....
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