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Original
Quando io le dicevo:
Non sperare d'avermi come gli altri,
ai tuoi ginocchi.
Coi cuor tu ti compiacci di giocare,
come con dei balocchi,
ma il mio non è per te.
Negli occhi mi fissava e sorrideva
con perfida baldanza femminile.
"Ti voglio, tu mi piaci"- Mi diceva con un languor sottile.
"Tu non mi vuoi. Perchè?"
"Perchè sei strana, crudele e vana".
Le dicevo, le scrivevo:
Come una coppa di Champagne
tu mi puoi dar
la folle ebbrezza che mezz'ora può durar,
mentre il mio cuor cerca l'amore per la vita.
Lasciami star,
facciamola finita!
Voglio una donna tutta mia, anima e cor,
voglio una donna
che mi offra un puro fior.
Tu hai del sole lo splendor,
ma come il sole tu sei di tutti.
Crude parole, ma è cosi, Genny!
Ma sensi e giovinezza
m'han tradito,
e lei era troppo bella, e son caduto.
Un giorno con un bacio m'ha stordito
e mi sentìi perduto,
non resistetti più.
Qual piovra dai tentacoli voraci
in breve alla mia vita s'avvinghiò.
Nei gorghi del piacer, con folli baci,
ella mi trascinò sempre più giù, più giù.
E follemente, perdutamente,
le dicevo, le scrivevo:
Come una coppa di Champagne,
io vivo ben,
tra le tue braccia vò morire di piacer.
Senza di te, non so che farne della vita,
schiavo che son.
Hai vinto la partita!
Ma bada a te di non cherzar
con questo amor,
ti voglio mia, anima e carne, anima e cor.
Tu hai del sole lo splendore
e come il sole tu ne abbisogni.
Folli parole, ma è così, Genny!
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