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1947

( Canta: Sergio Endrigo )
( Autore: Sergio Endrigo - 1964 )

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Original


Da quella volta
non l’ho rivista più,
cosa sarà
della mia città.

Ho visto il mondo
e mi domando se
sarei lo stesso
se fossi ancora là.

Non so perché
stasera penso a te,
strada fiorita
della gioventù.

Come vorrei
essere un albero, che sa
dove nasce
e dove morirà.

È troppo tardi
per ritornare ormai,
nessuno più
mi riconoscerà.

La sera è un sogno
che non si avvera mai,
essere un altro
e, invece, sono io.

Da quella volta
non ti ho trovato più,
strada fiorita
della gioventù.

Come vorrei
essere un albero, che sa
dove nasce
e dove morirà.

Come vorrei
essere un albero, che sa
dove nasce
e dove morirà!

Ringrazio molto il mio caro amico Giovanni per avermi inviato questa bella canzone con cui l'indimenticabile Sergio Endrigo (1933-2005) ci dà una toccante testimonianza dell'esodo da Pola (Istria), sua città natale. Ci tengo a sottolineare soprattutto gli stupendi versi che dicono:"Come vorrei essere un albero, che sa dove nasce e dove morirà!"