( Canta: Trio Darling ) ( Autori: D. Olivieri - N. Rastelli - 1936 )
Ringrazio il mio carissimo amico Giovanni per avermi inviato
questa bella canzone. Da ricerche effettuate "sembra" che gli
autori abbiano scritto questa canzone come "satira" verso un
uomo politico dell'epoca che, allo stesso modo del Capitano del
testo, affrontava gli ostacoli temporeggiando senza mai prendere
alcuna decisione.
Erano le nove,
grande calma in porto,
quando, ahimè, la radio mi chiamò.
Cosa c'è, per Giove,
un ferito, un morto?
"No", mi si rispose, "ma però...."
Oh Capitan,
c'è un uomo in mezzo al mare.
Oh Capitan,
venitelo a salvare!
Non sa remar, neppur nuotare sa,
e finirà per affogar.
Quel poverin, per rimanere a galla,
da un'ora sta seduto su una palla
e sopra l'onda
"glu glu glu glu glu" comincia a far.
Oh Capitan,
venitelo a salvar!
Erano le dieci,
un presentimento,
che mi spinse allora a domandar:
"Favorisca darci
qualche schiarimento
come mai c'è un uomo in mezzo al mar?"
Oh Capitan,
c'è un uomo in mezzo al mare.
Oh Capitan,
venitelo a salvare!
Non sa remar, neppur nuotare sa,
e finirà per affogar.
Quel poverin, per rimanere a galla,
da un'ora sta seduto su una barca
e sopra l'onda
"glu glu glu glu glu" comincia a far.
Oh Capitan,
venitelo a salvar!
Fino a mezzanotte
non dormii tranquillo,
sì che mi decisi a richiamar:
"Che cos'è accaduto,
sii sincero, dillo,
che cos'è accaduto in mezzo al mar?"
Oh Capitan!
Oh Capitan!
Hallo! Hallo!
Sì, sì,
vi spiegherò,
datemi ascolto per favor.
Erano in sei,
in sei sopra una barca,
e cinque sopra sei
furon costretti a cappottar.
Ecco perchè
c'è un uomo in mezzo al mar.
Capitan! Capitan!
E sopra l'onda
"glu glu glu glu glu" comincia a far.
Oh Capitan,
venitelo a salvar!
Capitan! Capitan