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Veleno
( Canta: Tina de Mola )
( Autori: Alfredo Polacci - 1947 )
Original Veleno, se mi baci ti do il mio veleno o una rosa scarlatta sul seno e dopo t'amerò. Veleno, dei miei baci non puoi fare a meno, pur se dopo sai che t'avveleno o ti trafiggo il cuor. Prendi tutti i baci innominati, cogli di quest'attimo il piacer. Veleno, se mi baci ti do il mio veleno o una rosa scarlatta sul seno e dopo t'amerò. Viene Calendimaggio e la nottata è chiara, le maggiolate fuggono, ogni parola è amara. Senti l'odor dei pini e dell'acacia in fior, sentirai sulla bocca i baci miei d'amore. Prendi tutti i baci innominati, cogli di quest'attimo il piacer. Veleno, se mi baci ti do il mio veleno o una rosa scarlatta sul seno e dopo t'amerò. |
Leggendo i versi di questa canzone "Veleno, se mi baci ti do il mio veleno - o una rosa scarlatta sul seno" vien da chiedersi che cosa c'entri la rosa scarlatta. Ebbene è lo stesso autore che spiegò come la rosa scarlatta non sia altro che la macchia di sangue lasciata da una pugnalata al cuore. Va sottolineato, infatti, che all'epoca la cantante ed attrice Tina de Mola impersonava in teatro colei che venne poi chiamata "La Signora dei veleni" ossia la bellissima e perversa Lucrezia Borgia che, evidentemente, non si limitò ad avvelenare cibi e bevande come narra la leggenda.